Il contributo di Amcps per rendere la giustizia più efficiente
25/01/2025
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E’ stata presentata venerdì scorso la convenzione, sottoscritta alcune settimane prima, tra il Tribunale di Vicenza e AMCPS, la società in house del Comune di Vicenza, per accogliere persone rinviate a giudizio per reati di minore gravità attraverso l’istituto della messa alla prova (MAP). Erano presenti il Presidente del Tribunale di Vicenza Luigi Perina, il Procuratore Lino Giorgio Bruno, il Magistrato della Sezione Penale Veronica Salvadori, il presidente dell'ordine degli avvocati Alessandro Moscatelli, il Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, l’Amministratore Unico di Amcps Angelo Guzzo.
Questo istituto è una misura alternativa al processo penale prevista per adulti e minorenni rinviati a giudizio per reati di minore gravità. L’obiettivo di questa misura introdotta per i minori nel 1988 (L. 488) e poi estesa agli adulti nel 2014 (L. 67), è da un lato promuovere il reinserimento sociale di chi ha commesso qualche reato minore e dall’altro ridurre il carico dei procedimenti giudiziari.
La messa alla prova prevede un programma di attività definito dai servizi sociali e comprende attività di pubblica utilità, percorsi di recupero e risocializzazione, e attività riparative verso le vittime o la comunità. Al termine del periodo, se il programma è stato svolto correttamente, il giudice può dichiarare l’estinzione del reato. In caso di esito negativo, il processo riprende dal punto in cui era stato sospeso.
“Questo – ha evidenziato il Presidente del Tribunale Luigi Perina – è uno degli istituti fondamentali sui quali si è fondato l’impegno del Tribunale, della Procura della Repubblica, dell’Uepe per trovare percorsi individuabili come lavori di pubblica utilità nell’ambito dei quali si inserisce questo istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova. E’ indispensabile, in questa prospettiva, la collaborazione sia degli enti che delle associazioni private e va salutata come segnale di grande attenzione la disponibilità del Comune di Vicenza che ha portato alla sottoscrizione di questo protocollo”.
Il procuratore Lino Giorgio Bruno ha ricordato come al riguardo sia stato “istituito un tavolo di lavoro permanente (al quale partecipano il Tribunale di Vicenza, la Procura, l’Uepe) che intende sollecitare tutti i Comuni della provincia di Vicenza a partecipare a queste attività sia individuando enti e società dei vari Comuni sia partecipando a questi progetti. E’ una prospettiva fondamentale in vista della deflazione del procedimento penale, un procedimento che ha tempi di svolgimento lunghi e complessi”.
“La Sezione penale ha colto con molto favore la stipula di questa convenzione tra il Tribunale e Amcps – ha raccontato il magistrato Veronica Salvadori delegata alla gestione della messa alla prova e più in generale dei lavori di pubblica utilità - La messa alla prova – ha proseguito - è un istituto molto importante. Il suo ambito di operatività è limitato ad alcune tipologie di reato, quelli meno grave e di minore allarme sociale come per esempio la guida in stato di ebrezza. Sospendendo l’effetto fin dall’inizio consente a noi giudici di non occuparci di questi reati minori e di occuparci invece di reati con maggiore allarme sociale. E’ un istituto che per tutte queste ragioni ha assunto sempre maggiore rilevanza e noi come Tribunale di Vicenza lo applichiamo con una certa frequenza”.
Alessandro Moscatelli, presidente dell’Ordine degli Avvocati ha ricordato come spesso gli avvocati si trovino “nella condizione di proporre l’istituto della messa alla prova ma poi di non trovare l’ente che possa accogliere l’imputato per svolgere questa attività. Si tratta di una attività - ha sottolineato Moscatelli – che rappresenta un servizio alla cittadinanza come la cura del verde e la pulizia delle strade: si tratta di un servizio che riguarda tutti”. La consapevolezza è che servono un numero sufficiente di enti convenzionati sul territorio e l’auspicio è che questo sia un segnale anche per gli altri comuni del vicentino: attualmente solo infatti un Comune su due è convenzionato con il Tribunale di Vicenza a questo proposito.
Il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai ha quindi aggiunto: «Sappiamo quanto il lavoro favorisca la riduzione della recidiva al carcere. Alla luce di ciò abbiamo ragionato su come il Comune potesse contribuire e abbiamo pensato di mettere a disposizione Amcps, azienda in house di servizi pubblici locali, che dispone di una maggiore facilità nell’occupazione del personale. Da parte di Amcps c’è stata subito la volontà di diventare parte di questo progetto, che guarda a una leale collaborazione tra soggetti diversi, che ringrazio tutti, allo scopo di favorire il recupero delle persone che hanno commesso reati minori, di ridurre il carico dei procedimenti giudiziari e di contribuire al bene comune. Si tratta quindi di un esperimento di grande valore, che parte da Amcps ma che potrà essere esteso anche ad altre aziende legate al Comune».
AMCPS ha dato disponibilità ad accogliere due imputati, attraverso la messa alla prova e con la possibilità di svolgere supporto a servizi amministrativi o a servizi della manutenzione del verde. Fino ad ora sono arrivate all’azienda cinque richieste per le quali si dovrà attendere il pronunciamento del giudice e verificare le tempistiche. Le prime due persone in messa alla prova inizieranno con il prossimo mese di febbraio.
“Noi siamo un’azienda a servizio della città - ha commentato l’Amministratore Unico di Amcps Angelo Guzzo – e prendersi cura anche di questi aspetti umani in collaborazione con le altre istituzioni in nome e per conto dell’Amministrazione comunale è completare il servizio che vogliamo dare”.