Dal 2021 a fine 2023 riqualificazione per l’immediata riassegnazione di 242 alloggi ERP
23/03/2023
Dal ritorno in house di Amcps nel 2021 ed entro la fine dell’anno in corso, sono 242 gli alloggi sfitti, già sistemati o nella fase finale di riqualificazione, rimessi a disposizione della graduatoria dell’edilizia residenziale pubblica, grazie al programma messo a punto dall’assessorato al patrimonio e da Valore Città AMCPS. Dal 2019 a fine 2023 saranno 331 le assegnazioni portate a termine, a fronte delle 172 del quinquennio 2014-2018. Questi i risultati presentati dall'assessore al Patrimonio e dal’ amministratore unico di Amcps durante la conferenza stampa del 20 marzo.
Nel dettaglio, sono stati consegnati 79 appartamenti nel 2021 e 63 nel 2022. Per quanto riguarda il 2023, dei 100 appartamenti sottoposti a manutenzione, ne verranno consegnati da Valore città AMCPS 31 ad aprile e altri 54 entro fine anno (27 di questi legati ai cantieri oggetto di superbonus); ulteriori 15 alloggi saranno consegnati direttamente dall’assessorato ai lavori pubblici.
Un esito conseguito nonostante la battuta d’arresto nell’anno del Covid, l’aumento dei prezzi delle materie prime e l'aumento costante del trend di riconsegne di alloggi, spesso abitati da inquilini anziani, con conseguente necessità di ristrutturare immobili assegnati negli anni Sessanta. Basti pensare che nel 2014 le riconsegne di alloggi ad Amcps erano state 63 a fronte delle 105 nel 2021.
Per quanto riguarda gli importi totali degli affitti incassati, dal 2021 al 2022 è stato registrato un incremento di 230 mila euro grazie al maggior numero di assegnazioni e all’adeguamento del canone da parte della Regione. A fronte di questo non è si è però registrata una maggiore morosità, anzi la percentuale di mancanti incassi è diminuita.
"Per questo cambio di passo – ha concluso l’amministratore unico di Amcps– ci sono due fattori fondamentali da evidenziare. Con il ritorno in house dell’azienda è stato fissato nel nuovo contratto un canone certo da utilizzare per le azioni di manutenzione. È stata inoltre radicalmente ridimensionata la morosità grazie al lavoro in sinergia tra Amcps, che ha liberato una ventina di alloggi occupati da persone che, da cinque o sei anni, non pagavano il canone di locazione ed erano nella situazione di indennità di occupazione, e il Comune che ha seguito con i servizi sociali le situazioni più difficili. Siamo arrivati così a soli 35 mila euro di morosità all’anno, pari a circa il due per cento dell’incasso totale. Tutto questo va beneficio di una migliore capacità di effettuare nuove erogazioni: negli ultimi tre anni siamo arrivati infatti a riassegnare una media di 80 appartamenti all’anno contro i 35 del periodo precedente al ritorno in house”.