Segnalazioni

All’ex Centrale del Latte un murale ad opera dei volontari di “Ci sto? Affare fatica”

17/07/2024

I colori della pace risplendono nel muro esterno dell’ex Centrale del Latte situato in via Mentana. All’opera sul murale ci sono dieci ragazzi del progetto di volontariato estivo “Ci sto? Affare fatica”. Da lunedì i giovani, dai 13 ai 19 anni, stanno abbellendo la superficie, che delimita l’area dell’ex Centrale del Latte, comprensiva del muro (100 metri quadrati) e dell’ex cancello. A guidarli ci sono un handyman, la figura “tuttofare” prevista dal progetto per affiancare i ragazzi nelle loro attività, e un tutor. Oltre a cimentarsi con colori e pennelli, i ragazzi hanno effettuato anche la pulizia e la preparazione del muro.

L’attività di realizzazione del murale è stata promossa dall’assessorato alle politiche giovanili in collaborazione con Amcps e con Tangram, la cooperativa sociale che segue il progetto di volontariato. Una collaborazione già consolidata nell’ambito di “Ci sto? Affare fatica!”, che quest’anno si estende per favorire, insieme al coordinamento provinciale Autismi Vicenza, l’inclusione nel progetto di ragazze e ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Comune e Amcps hanno sostenuto infatti con 2.100 euro l'inserimento di tre ragazzi con spettro autistico, triplicando i fondi, pari a 700 euro, precedentemente allocati. Garantendo l'affiancamento di operatori qualificati, questo stanziamento ha permesso quindi di incrementare la partecipazione dei giovani con disturbi dello spettro autistico, passati con questa edizione da uno a tre.

«Vogliamo far vedere sempre più l’opera di questi ragazzi, che da anni si prendono cura delle piccole cose della città, ma che oggi mostrano come possano esser protagonisti anche delle grandi visioni, contribuendo a dar luce a uno spazio rigenerato come l’ex Centrale del Latte, che ruota attorno a un’area da continuare a costruire giorno dopo giorno – sottolinea l’assessore alle politiche giovanili Leonardo Nicolai -. Con questo intervento di manutenzione quindi i ragazzi contribuiscono a cambiare il volto del quartiere, proprio qui dove abbiamo assistito ad un significativo esempio di riqualificazione urbana come l’ex Centrale del Latte. L’obiettivo è creare sempre più sinergia tra progettualità delle politiche giovanili e interventi degli altri settori, così che i nostri ragazzi possano dare un contributo attivo per costruire già oggi la città del domani».

«Amcps collabora con il progetto “Ci sto? Affare fatica” fornendo materiale e con la supervisione in attività legate alla manutenzione del verde e dell'arredo urbano – continua Angelo Guzzo, amministratore unico di Amcps -. È questo un esempio significativo di come molte delle operazioni che Amcps svolge quotidianamente abbiano anche in sé una valenza cosiddetta "educational" che dovremo sempre più curare e sviluppare. Non si tratta solo di intervenire per riparare la panchina rotta, ma anche di educare i cittadini a un giusto rapporto con le cose pubbliche, che sono di tutti e per questo dovrebbero meritare una attenzione particolare. È significativo che questo impegno si espliciti con i giovani: attraverso la loro attenzione e sensibilità possiamo più facilmente arrivare anche agli adulti. Rendere questi ragazzi più attenti a ciò che è di tutti deve portarli anche a maturare la capacità di segnalare ai nostri tecnici quando c'è qualcosa che non va, che si può riparare. In questo senso “Ci sto? Affare fatica” diventa un modello da replicare anche in altre occasioni».

I ragazzi impegnati quest’anno nella sesta edizione di “Ci sto? Affare fatica” sono 120, suddivisi in 12 squadre da dieci, ognuna affiancata da un handyman e da un tutor.

Le squadre sono all’opera, dall’1 al 26 luglio, in attività di manutenzione nelle scuole dell’infanzia e nei parchi gioco comunali che prevedono, per esempio, la sistemazione di panchine e giostrine e la tinteggiature di aule, ringhiere e alcuni muri.